La più pesante ammenda mai comminata ad una società hi-tech per una sentenza che non ha precedenti.
La Federal Trade Commission, deputata a monitorare il settore delle telecomunicazioni, ha disposto una multa da 5 miliardi di dollari ai danni di Facebook per grave violazione della privacy nell’ambito dello scandalo Cambridge Analytica, la società di raccolta dati che ebbe accesso illegale ad informazioni personali di circa 87 milioni di utenti del social ideato da Mark Zuckerberg.
All’origine della violazione, l’uso dei dati estratti per scopi politici, poiché Cambridge Analytica nel 2016 ha seguito la campagna elettorale del presidente USA, Donald Trump.
Informazioni che prendevano spunto dai “mi piace” lasciati dagli utenti, da determinati post più commentati o dal luogo di condivisione dei contenuti.
Informazioni poi elaborate da modelli e algoritmi in modo da creare profili di ogni singolo utente, con un metodo simile a quello della psicometria, che è il settore della psicologia che si occupa di misurare abilità, comportamenti e più in generale le caratteristiche della personalità. Più alto è il numero di Mi piace, commenti, più è preciso il profilo psicometrico di ogni utente.